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    Test rapido per Covid-19 in farmacia: dov’è gratuito?

    Test rapido in farmacia per Covid-19: dov'è gratuito?

    Con l’arrivo della stagione invernale e i casi di positività al Covid-19 in sensibile aumento, occorre trovare nuovi strumenti di prevenzione per fronteggiare al meglio la seconda ondata di pandemia da Sars-Cov-2. Ciò è possibile soltanto estendendo quanto più possibile i test diagnostici ad ampie fasce di popolazione. In questo ambito sta riscuotendo un grande successo l’iniziativa di Federfarma, la Federazione nazionale che rappresenta le oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, che ha pensato di attivare lo screening su base volontaria, con test rapidi, sierologici o antigenici, eseguiti in farmacia, rispettivamente per la ricerca degli anticorpi anti Sars-CoV-2 o degli antigeni virali.

    Un’iniziativa molto apprezzata a livello europeo, tanto da diventare un modello da imitare e da suscitare l’interesse del Segretario generale del Raggruppamento europeo dei farmacisti (PGUE – Pharmaceutical Group of European Union) Ilaria Passarani, oltre ad essere la dimostrazione pratica che le farmacie costituiscano un punto di riferimento fondamentale e facilmente accessibile, sul quale il sistema sanitario e i cittadini stessi possano contare sempre e ovunque, anche nelle aree interne e più lontane dai servizi sanitari. Soprattutto in un momento di emergenza come questo, nel quale è fondamentale evitare assembramenti e avvicinare quanto più possibile i servizi di cura e prevenzione alle persone.

    Vediamo quali sono le regioni che hanno aderito all’iniziativa, le modalità di prenotazione e l’eventuale costo dei test sierologici e antigenici rapidi eseguiti in farmacia.

    Emilia-Romagna: la Regione che ha fatto da apripista 

    L’iniziativa, nata in Emilia-Romagna, grazie ad un accordo tra il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, l’assessore alla salute Raffaele Donini e il Presidente di Federfarma Emilia-Romagna Achille Gallina Toschi, è attiva nell’intero territorio regionale dal 19 ottobre.

    Lo screening sierologico in farmacia è gratuito e si rivolge ai cittadini residenti o con domicilio sanitario in Regione Emilia-Romagna (con scelta del Medico di medicina generale o del Pediatra di libera scelta) in particolare:

    • studenti (0-18 anni e maggiorenni se frequentanti scuola secondaria superiore) e relativi quali genitori, anche se separati e/o non conviventi, sorelle/fratelli, altri familiari conviventi, nonna/nonno non convivente
    • studenti universitari anche se frequentanti Università fuori regione
    • studenti dei percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
    • personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni
    • personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP

    I cittadini che rientrano in tale target possono accedere al servizio offerto solo nel caso abbiano l’assistenza sanitaria in Regione con scelta del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.  L’esecuzione del test sierologico rapido deve avvenire previo appuntamento. Al cittadino che aderirà verranno illustrate le finalità del progetto, sarà consegnata un’apposita informativa e fornite adeguate istruzioni. In caso di positività al test, il cittadino sarà contattato dai Dipartimenti di Sanità Pubblica aziendali per eseguire il tampone nasofaringeo che potrà rilevare l’eventuale presenza del virus. Ciò consentirà di individuare le persone che hanno contratto il virus e sono asintomatiche e, conseguentemente, di impedire la nascita di focolai di COVID-19 nel mondo scolastico. L’iniziativa rimarrà attiva fino al 30 giugno 2021, con la possibilità di sottoporsi al test anche più di una volta lungo l’anno scolastico. Ogni test costa al Servizio sanitario 16,76 euro, ma per il cittadino tutto sarà gratuito.

    Trentino: in prima linea la provincia autonoma di Trento

    Un protocollo sperimentale per l’esecuzione di test rapidi antigenici nelle farmacie della Provincia autonoma di Trento che mette a disposizione risorse pari a 1,2 milioni di euro per il bimestre novembre/dicembre 2020. Questo è quanto previsto dalla delibera della Giunta provinciale in seguito all’accordo raggiunto tra Federfarma Trento, Farmacie Comunali di Trento e Società multiservizi di Rovereto con l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, e i vertici dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

    Il test viene eseguito da infermieri, mentre la fornitura dei kit di processazione avviene da parte dell’Azienda sanitaria. I tamponi possono essere eseguiti in luogo aperto adiacente alla farmacia o al suo interno, purché con orari e spazi dedicati, in modo da consentire il servizio in ambiente separato dal resto dell’utenza. In questo secondo caso, dopo ogni prestazione, sarà necessario mettere in atto le procedure di sanificazione.

    Il test non si può richiedere come prestazione a pagamento ma serve la prenotazione attraverso il CUP online. In caso di positività l’esito viene comunicato nel giro di un’ora.

    Umbria: firmato l’accordo Federfarma-Regione

    Federfarma Umbria ha firmato l’accordo con la direzione regionale sanitaria per avviare lo screening dei test sierologici gratuiti in farmacia per il “popolo” scolastico, potenzialmente rivolto a 30 mila utenti. Tanti sono, infatti, i test messi per ora a disposizione delle farmacie private aderenti a Federfarma dalla protezione civile regionale. A partire dal 4 novembre i sierologici qualitativi, i cosiddetti pungidito, potranno essere effettuati da tutti gli studenti e le loro famiglie, se asintomatici e dietro prescrizione del proprio medico di base o del pediatra a cui verranno inviati i referti. Per prendere l’appuntamento, basterà andare in una delle farmacie aderenti presentando la ricetta.

    Lazio: oneri a carico del cittadino

    Con una determinazione del 6 novembre scorso, la Regione Lazio ha reso operativo l’accordo raggiunto con le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate per l’esecuzione di test diagnostici rapidi per individuare i contagi da Sars CoV-2. Anche la Regione presieduta da Nicola Zingaretti si incammina dunque nella breccia aperta da Emilia Romagna e Provincia autonoma di Trento, seguite più recentemente dall’Umbria. L’esecuzione del test sierologico avverrà con oneri a carico del cittadino, con un prezzo che non potrà superare la cifra di 20 euro, comprensiva di tutto il materiale di consumo idoneo  per la realizzazione del test stesso. Prezzo concordato anche per il test antigenico, sempre a carico del cittadino: materiali inclusi, non potrà superare la cifra di 22 euro.

    Marche: accordo in lavorazione per il test rapido

    Nelle Marche intanto procede l’iter per giungere ad un accordo per l’esecuzione dei test sierologici rapidi nelle farmacie. Il presidente Federfarma Marche, Andrea Avitabile, spiega che l’accordo a cui si sta lavorando nelle Marche, prevede «l’adesione delle farmacie su base volontaria», sottolineando che tutte possono fare questo tipo di test, anche le farmacie di più piccole dimensioni, perché si tratta di un esame che può essere eseguito anche negli orari di chiusura e su appuntamento, per evitare file. Secondo Avitabile indicativamente si potrebbe partire con la campagna di screening già da metà novembre, difatti, una volta che la Giunta regionale avrà varato l’accordo, saranno necessarie un paio di settimane per mettere il sistema a regime. La Regione dovrà indicare per quali categorie della popolazione intende rendere il test gratuito.

    Piemonte: il test rapido in farmacia non sarà gratuito

    Federfarma Piemonte sta lavorando con l’azienda partner, la Alpha Pharma Service, per risolvere le ultime questioni tecnico amministrative necessarie a rendere disponibile la piattaforma per la prenotazione dei test, che si deve interfacciare con quelle regionali di tracciamento.

    Non appena operativa, la nuova piattaforma consentirà al cittadino di prenotare in farmacia il test sierologico rapido, che potrà essere effettuato a domicilio o direttamente in farmacia e il tampone rapido, che verrà effettuato da un infermiere a domicilio. La prestazione non sarà gratuità, ma a carico del cittadino.

    Il costo di un singolo campione è di 43 euro, somma progressivamente discendente nel caso in cui vi siano più persone (fino a 5) all’interno del medesimo nucleo familiare a richiederne l’effettuazione. Di seguito i criteri seguiti: 

    test rapido sierologico per 1 persona – costo 43 euro;

    test rapido sierologico per 2 persone – 35 euro; 

    test rapido sierologico per 3 persone – 32 euro;

    test rapido sierologico per 4 persone – 31 euro;

    test rapido sierologico per 5 persone – 30 euro. 

    Queste le regioni che per il momento hanno aderito, ma sono tante le altre che stanno cercando di seguire tale linea. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

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